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  • 07/03/2022

La bimba e la psicoterapia

Una mattina S. si svegliò molto turbata. Era molto silenziosa. Una cosa strana per lei che è una bambina molto loquace. Per lei ogni momento è buono per giocare, saltare, cantare. Fino ad allora sembrava una bimba spensierata e fu per questo che il suo risveglio “insolito” ci destabilizzò.
S. dopo un poco, ci raccontò che il suo risveglio era stato bruttissimo perché aveva sognato dei mostri, tanti mostri che non volevano andare via dalla sua stanza. Tanti fantasmi che non volevano andare via dalla finestra che non riusciva da aprire. La mattinata continuò con il suo assordante silenzio che più volte la spinse a pianti apparentemente immotivati.

Purtroppo non riuscimmo a capire, i nostri “tranquilla che quei mostri restano nei sogni” sembravano non sortire alcun effetto benefico. Anzi, la situazione sembrava peggiorare. I mostri, in qualche modo, eravamo diventati tutti noi adulti. Tuttavia, ad un certo punto, la situazione si sbloccò. La piccola S. ebbe come un lampo e disse una cosa che lasciò tutti spiazzati: “oggi è giovedì e vedrò M. Racconto tutto a lei che mi dà una mano a capire”.

M. è la sua psicoterapeuta. Il Tribunale per i Minorenni decretò che la bambina, a seguito dei motivi molto delicati che l’avevano portata ad un allontanamento dalla famiglia di origine e dei nodi che S. si trovava costretta a sciogliere, avrebbe dovuto iniziare una psicoterapia.

La piccola sa che quello spazio è tutto suo, che quello è il luogo dove può aprirsi e raccontarsi e dove può dare un nome a tutti quei mostri che l’hanno tormentata e continuano a farlo nella sua mente.

Con il tempo S. ha imparato a fidarsi della sua psicoterapeuta fino ad arrivare ad affermare che “la mia psicologa è brava, è una mia amica. Mi fa parlare e le dico tutto quello che sento. Mi fa stare bene”.

Anche S. riconosce che l’aiuto psicoterapeutico è importante. Lo fa a modo suo ovviamente, con la semplicità di una bambina di cinque anni. È grazie a questo ausilio che la piccola ora è in grado di poter affermare con convinzione che non tutti gli adulti sono dei mostri e di volere una mamma e un papà tutti per lei.


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